

Filosofia di Star Wars
Il mio terzo libro sulla Saga di Guerre Stellari!
Il 29 settembre 2025 è uscito per Edizioni Neverend, Siena, Filosofia di Star Wars - Imparare a vivere seguendo le vie della Forza. Grazie all’editore Riccardo Bruni e all’amico Massimo Moro, che mi ha aiutato nella correzione e, al momento della pubblicazione, ha gentilmente scritto la bella recensione che segue...
C’è un momento in cui il lettore capisce di trovarsi davanti a qualcosa di diverso da un semplice saggio. Ci sono libri che analizzano, e libri che rivelano. Filosofia di Star Wars – Imparare a vivere seguendo la via della Forza di Filippo Rossi (Edizioni Neverend, 2025), appartiene a questa seconda, preziosa categoria.
Il saggio è un viaggio iniziatico nella mente e nel cuore di chi ha amato – e continua ad amare – quella Galassia lontana lontana, riscoprendovi, tra le sabbie di Tatooine e i cori celesti di John Williams, una metafisica della vita. Invita alla meditazione, in un canto cosmico che unisce George Lucas e J.R.R. Tolkien in una sinfonia del mito.
Filippo Rossi affronta la Saga Stellare con la serietà del filosofo e la meraviglia del fan. La sua prosa scorre come un racconto epico, dove le spade laser illuminano le zone d’ombra dell’animo umano e la Forza diventa una metafora della consapevolezza, dell’equilibrio, del coraggio di scegliere il Bene in un universo attraversato dall’oscurità. Ne emerge un percorso sorprendente: la Galassia di Lucas si rivela uno specchio del mondo reale, in cui il Bene e il Male si confondono come luce e ombra su un volto umano.
Filippo Rossi cita, interpreta, orchestra un dialogo appassionato tra Jedi e Ainur, tra Forza e Musica della Creazione. L’autore entra in Star Wars come un pellegrino che cerca un senso, esplorando la Forza come energia spirituale, principio cosmico e metafora interiore, facendo dialogare due mondi solo apparentemente distanti: la Terra di Mezzo e la Galassia lontana lontana.
Nella “musica degli Ainur” di Tolkien, Rossi riconosce la stessa vibrazione che, in Star Wars, prende la forma della Forza. La luce e l’ombra si alternano: l’orgoglio di Melkor riecheggia nella caduta di Anakin, e la provvidenza tolkieniana trova eco nella volontà imperscrutabile che guida gli eventi della saga di Lucas. Le pagine dedicate al parallelismo tra Tolkien e Lucas sono autentiche rivelazioni, e la riflessione sulla “arci-forza” di Einstein conferisce al testo un respiro quasi mistico. Costruito con sensibilità filologica e passione sincera, è il cuore del libro: Star Wars non è solo intrattenimento, ma mitopoiesi moderna, un linguaggio simbolico capace di parlare a generazioni intere con la forza di una nuova Bibbia pop.
Con un linguaggio colto ma vivo, Rossi intreccia filosofia, mitologia, teologia e psicologia con la stessa naturalezza con cui un Jedi accende la sua spada. Si muove tra citazioni evangeliche e scene cult, tra i Midi-chlorian e la Provvidenza manzoniana, tra Yoda e Gandalf, come un narratore che sa che ogni mito, in fondo, parla sempre dell’uomo. Il saggio si muove tra dottrina zen, spiritualità cristiana, psicologia junghiana e citazioni cinematografiche, componendo un mosaico che fonde cultura alta e cultura pop con sorprendente naturalezza. E quando mostra come la Forza diventi una “metafora del sé” – una disciplina morale e spirituale utile a orientarsi nel caos contemporaneo – il libro tocca la sua vetta più alta: quella dell’universalità. La Forza da concetto astratto o formula magica si fa filosofia di vita. Rossi mostra come la dualità tra Lato Chiaro e Lato Oscuro rifletta la tensione costante dell’essere umano tra impulso e ragione, paura e speranza, ego e compassione. Come ogni Jedi, anche il lettore è chiamato a scegliere, a meditare, a ritrovare equilibrio in un mondo dove il rumore soffoca la voce interiore.
La scrittura di Rossi è limpida, musicale, intrisa di amore per il tema. Si legge come un romanzo e si studia come un trattato. La prosa è avvolgente, a tratti poetica, sempre guidata da un entusiasmo controllato da rigore critico. Attraverso un linguaggio evocativo e colto, l’autore intreccia i pensieri, trasformando la Forza in una vera e propria via di conoscenza, un cammino interiore verso l’equilibrio. È un testo che si legge con la mente ma si vive con il cuore. Perché, come scrive Rossi, “ci sono storie che non finiscono mai davvero” — e questa, in effetti, continua a vibrare dentro il lettore anche dopo l’ultima pagina.
Filosofia di Star Wars è, in definitiva, un atto d’amore per il potere delle storie. Filippo Rossi non vuole solo spiegare la Forza — vuole farcela sentire. E ci riesce. Dopo aver chiuso il libro, le parole di Obi-Wan Kenobi, la musica di John Williams, persino il ronzio di una spada laser sembrano suonare in modo nuovo: più intimo, più profondo. Filippo Rossi ha assolutamente ragione: alcune storie non finiscono mai, e alcune verità si possono imparare solo guardando le stelle. Che la Forza sia con noi, dunque — ma anche con chi sa ancora credere nel potere del pensiero.
Filosofia di Star Wars di Filippo Rossi è molto più di un omaggio alla celebre Saga di George Lucas. Il saggio è anche una preghiera laica, una dichiarazione d’amore per il potere del mito e per la Forza che, silenziosa, ci attraversa tutti; un libro che illumina e commuove, capace di farci guardare la Galassia lontana lontana come uno specchio della nostra umanità- Leggiamo una riflessione appassionata e profonda sul rapporto tra mito, spiritualità e vita quotidiana.
In ogni caso, un libro assolutamente consigliato a tutti gli amanti della sapienza.
(Massimo Moro)
Un frammento dal prologo
“«Ed essi cantarono al suo cospetto, ed egli ne fu lieto». È la traduzione del titolo dell’Introduzione, ossia quanto scrive J.R.R. Tolkien all’inizio di ogni cosa, nella Genesi metafisica del suo Silmarillion. Quel “lui”, se per Tolkien è il Creatore Eru Ilúvatar, qui è George Lucas, sub-creatore negli anni Settanta di Star Wars, un creatore “felice” di chi segue il suo canto primigenio: là gli Ainur tolkieniani, qui tutti gli uomini e le donne di cinema, musica, scrittura, grafica, eccetera che l’hanno affiancato e, nel tempo, ne hanno raccolto e portato avanti l’eredità stellare.
Cos’è quindi la lunga Saga di Star Wars e, nei luoghi e nei tempi in cui appare, perché è così amata?
Guerre Stellari è molto più di una serie americana di film di fantascienza. È il fenomeno cinematografico per eccellenza, in grado di attraversare le epoche, frutto di un Universo fittizio che è sì ambientazione di storie ma anche un luogo della mente dove si intrecciano reminescenze, sogni, incubi e suggestioni. Così come la Terra di Mezzo fantasy creata da Tolkien è intrisa di simbolismo, mitologia, archetipi, anche la Galassia science fiction di Star Wars affonda le radici nei racconti primordiali, nei conflitti cosmici e nelle lotte interiori, ma con una freschezza tutta nuova, in grado di farla parlare a più generazioni in più continenti. Star Wars ha la forza di farci sentir parte di un destino più grande, trasportandoci in luoghi lontani e in tempi remoti, ma dove e quando i confini tra Bene e Male, pur confusi, sono gli stessi che sperimentiamo nella vita reale. Ne emerge l’identica speranza, irriducibile e indistruttibile...”
“Filosofia di Star Wars - Imparare a vivere seguendo le vie della Forza” di Filippo Rossi (318 pagine; 20 euro brossura - ISBN: 979-12-823-3201-9). In tutte le librerie dal settembre 2025 per Edizioni Neverend. Acquistabile sul sito di Neverend e sulle librerie online in versione cartacea e per Kindle.