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The Flash

Disegno di Filippo Rossi Jedifil: The Flash supereroi

analisi di Filippo "Jedifil" Rossi, scritta il 17 giugno 2023

Prima della visione... The Flash di Andy Muschietti

Già andare al cinema è un gesto sovversivo, oggigiorno! Se poi si va a vedere il sofferto e martoriato The Flash...
Amo il personaggio e il suo Universo DC Comics, amo questa versione cinematografica creata da Zack Snyder; odio il regista Andy Muschietti (già autore di un It cinematografico semplicemente osceno), odio la produzione Warner attuale che ha provato a sterminare il geniale Snyderverse. Il fatto è che, prima di vederlo:
1. Snyder ha un'impronta così profonda e perdurante che, in tutta evidenza, questo film comunque lo omaggia, lo elabora, lo conferma e ne mantiene vive le scelte. 
2. Il concetto fumettistico del Multiverso dimensionale (nel quale sono presenti tutte le storyline della storia editoriale DC e sono intrecciate le varie incarnazioni dei super personaggi) è fantastico. Decisivo per la DC, imitatissimo e, fin dal settembre 1961, creato dallo stesso Flash dei comics (Flash of Two Worlds! di Schwartz, Fox e Infantino). Quindi è giusto che succeda anche al cinema. 
3. La più recente storia a fumetti che ispira il film, Flashpoint del 2011, è basata su un'idea geniale ma sviluppata male e non mi è mai piaciuta, quindi la ritengo migliorabile.
4. Il nuovo boss del DC Extended Universe cinematico, James Gunn, mi piace, per ora mi fido e il suo Universo filmico mi interessa, anche se grazie a questo flash-film di Muschietti "prende il posto" (come canonico) di quello dell'amico Snyder.
5. Importantissimo: il Multiverso mantiene legittime tutte le versioni filmiche, quindi anche lo Snyderverse... che dovrà tornare, al fianco dell'Universo principale di James Gunn, di quello riservato a The Joker di Joaquin Phoenix, di quello The Batman di Robert Pattinson, ecc.
Vedremo. Vedremo se è un bel film e vedremo che idea di Multiverso inaugura. E soprattutto vedremo se restaureranno lo Snyderverse!

 

Dopo la visione: SPOILER!

L'amato Flash dei fumetti DC finalmente riesce ad arrivare al cinema tra mille problemi.
Il mio amato Zack Snyder ha plasmato talmente tanto i Supereroi che questo film, preparato per azzerare tutto quanto fatto da lui, parte dallo Snyderverse per azzerare poco o nulla.
È il sequel di Zack Snyder’s Justice League 2021, non del criticato Justice League rifatto da Joss Whedon: qui il Barry “Flash” Allen del bravissimo Ezra Miller dice al Bruce “Batman” Wayne di Ben Affleck che ha già viaggiato nel tempo in Russia. The Flash di Muschietti e James Gunn è assolutamente snyderiano. I riferimenti allo Snyderverse sono continui: la catastrofe di Metropolis in Man of Steel ancora più tragica, l’Iris West di Kiersey Clemons, l’Alfred di Jeremy Irons, la Wonder Woman di Gal Gadot, alla fine dopo i crediti l’Aquaman di Jason Momoa (anche se esagerato). Purtroppo non stupisce ma infastidisce molto che gli unici attori assenti siano quelli giubilati di Cyborg e Superman… ma perché?! Visivamente e drammaturgicamente è un insistito patchwork snyderiano che a volte funziona ma a volte è di gomma, visto che manca il polso visionario precisissimo di Zack - vedere questo Batfleck un po’ troppo azzurrone e deforme in faccia, ma sempre più perfetto e in parte. È un film pieno di battute ma sincero, divertente eppure amaro, non certo falso, né ipocrita né antipatico.
Non ha assolutamente l’immane gravitas mitologica di Zack Snyder, che continua e continuerà a mancare! Ma è un super film riuscito, che prende il cuore un po’ alla volta e a metà, nella Villa Wayne del 1989, ingrana la quarta. Qui, nella riproposizione citazionista del basilare film di Tim Burton, il Multiverso DC dei fumetti arriva più che dignitosamente al cinema.

 

Universi multipli


Nei fumetti il Multiverso è inventato dalla DC con il citato Flash del settembre 1961 e mostra dimensioni parallele nelle quali sono presenti tutte le versioni storiche dei vari super personaggi. Da qui si arriva alle ambiziose Crisi spaziotemporali che, innescate dai vari Flash e compagnia nei decenni, disintegrano e ricreano coraggiosamente la realtà editoriale dei supereroi, in storie molto drammatiche, coerenti e studiate al millimetro.
In questo cinema, invece, i super personaggi che hanno avuto un solo volto attoriale (Aquaman, Flash, Wonder Woman, Iris West) in genere restano se stessi, mentre si gioca con quelli che hanno avuto più volti (Superman, Batman, Robin, pure il Joker). Con questo presupposto, strano ma accettabile, si mette in azione il fondamentale Batman burtoniano interpretato nel 1989 e nel 1992 da Michael Keaton, e poi si fanno fuori utilitaristicamente solo gli Universi scomodi. A un certo punto si vedono morire alcuni Universi dei vecchi Superman cinematografici non più gestibili (George Reeves in bianco e nero, il mitico Christopher Reeve con la dimenticata Supergirl di Helen Slater, addirittura Nicolas Cage contro il ragnone nel "Superman mai fatto"!) e di un Batman ormai inservibile (Adam West!); ma non si vedono perire e quindi non si toccano ufficialmente i supereroi ancora “usabili” (Henry Cavill alias il Superman dello Snyderverse e il futuro Superman sconosciuto di James Gunn, il Superman Returns di Brandon Routh, poi il Batman Nolanverse di Christian Bale e The Batman di Robert Pattinson, o The Joker di Joaquin Phoenix). Ora, al netto dell'ovvia furbizia, delle forzature e dei ritratti digitali imbarazzanti, l'impianto è fatto con garbo e stile, anche emozione. Ad esempio, l’apparizione di Christopher Reeve è davvero imponente e la sua silenziosa fine è triste, anche se l’aspetto CGI è bruttino. Noto en passant anche la magnifica chicca fuoriserie del Flash Golden Age Jay Garrick, mai visto prima ma perfetto per la tematica.
Barry viene spinto dalla nemesi (naturalmente, se stesso!) nel suo passato, che è il futuro dei Batman / Batman Returns di Tim Burton. Il Batman di Michael Keaton è invecchiato, ha perso Alfred (del resto l’attore, Michael Gough, è morto da tempo) e con lui la dignità, ma resta un figo che ha vinto a Gotham City anche senza la presenza degli altri supereroi della Justice League - Kal-El ha fatto una brutta fine nello spazio e sua cugina Kara Zor-El è in prigione in Siberia… idea notevole! È una realtà alternativa geniale, costruita su raffinate citazioni cinematografiche... Barry la scopre perché lì Eric Stoltz ha fatto Marty McFly in Ritorno al futuro al posto di Michael J. Fox, che invece ha fatto Footloose e Kevin Bacon ha fatto Top Gun: sono tutti veri candidati nei provini falliti della storia del cinema. Ma quel mondo, senza un Superman, è condannato e si capisce perché il Barry alternativo diventi “cattivo” per salvarlo! La fine della Terra dell’Universo Burton/Bat-Keaton sotto i colpi dei Kryptoniani del Generale Zod versione Snyder/Michael Shannon è terrificante, mette i brividi, come sono indimenticabili le inevitabili morti di quello stesso vecchio Batman e della nuova, nobile ma troppo giovane e inesperta Supergirl. Ancora prima, la ricostruzione gotica di quei Batman burtoniani è veramente eccezionale. Michael Keaton è perfetto. La Supergirl di Sasha Calle è riuscita, e suggerisce un destino orribile per il baby Kal-El ucciso da Zod… il film, nonostante il tono scherzoso, arriva a essere estremamente tragico e apocalittico, com'è giusto che sia.

 

Destini inalterabili


Ma per terminare in cosa? Alla fine Barry capisce che la morte è predestinata e non può aiutare la madre, come non può aiutare Bat-Keaton e Super-Sasha; ma può almeno cambiare il destino da carcerato del padre. Facendolo, spostando i barattoli, giunge in un altro Universo, “gestibile” dalla produzione e quindi sopravvissuto alla Crisi, che poi è quello in cui è invecchiato il Batman 1997 di George Clooney. Bella trovata, ma che non sembra avere molto futuro. A meno che non si voglia lasciare lì l’ingestibile flash-attore Ezra Miller e ripartire con un nuovo Flash! Ci sta, eh. Sicuramente farà discutere, il che è bene.
Sembra fare però un po' di confusione, non è un azzeramento tipico DC Comics come Crisi sulle Terre Infinite. Anzi, adesso l’Universo canonico è ancora più indecifrabile. Vero è che il Multiverso mantiene legittime tutte le versioni filmiche sopravvissute, quindi anche lo Snyderverse - che dovrà tornare, al fianco del nuovo Universo Gunn, di quello The Joker, di quello The Batman... e magari pure di quello Bat-Clooney & EzraMiller-Flash. Speriamo, vedremo che deciderà James Gunn, che non è uno da scelte banali.

Trovo clamoroso che venga disconosciuta la Justice League 2017 di Joss Whedon, rimasta forse in un altro Universo (qui si tiene come base Zack Snyder's Justice League). Inoltre, sono curioso sia di che fine farà l'Universo di fine film, quello di Bat-Clooney con anche l'apparizione dell'Aquaman snyderiano di Momoa; sia di come gestiranno un eventuale nuovo Canonico... può succedere di tutto. Questo Muschietti viene indicato come regista del prossimo film ufficiale batmaniano The Brave and the Bold, quindi può essere che terranno George Clooney come Batman invecchiato; in tal caso non sono molto felice, anche se amo l'attore. Dovremo vedere il prossimo film Blue Beetle di agosto e soprattutto il nuovo Aquaman di Natale...

 

Qualche errore?


I primi errori concettuali che mi vengono in mente, inevitabili per film basati sui paradossi temporali ma che restano svarioni gravi in un così elegante monumento a questo immaginario.
Il Generale Zod ha avuto anche la faccia di Terence Stamp, nell’Universo-Reeve, ma qui appare solo il Michael Shannon dello Snyderverse. Avrei voluto vedere morire anche l'obsoleto Batman del povero Val Kilmer, che è dello stesso regista di Bat-Clooney (Joel Schumacher 1995) ma viene comodamente dimenticato. I Kryptoniani sulla Terra sembrano troppo fragili, non si può pugnalare una Kryptoniana come Kara in atmosfera terrestre e sotto il sole giallo, anche se l’arma viene da Krypton! Uno snodo di sceneggiatura sciatto, spiacevole in un bell’omaggio a Snyder – per lui, in Man of Steel 2013 di Snyder , Clark diventava vulnerabile solo in atmosfera kryptoniana. Potrebbe anche essere che in questo Universo-Keaton i Kryptoniani siano variati e vulnerabili a metalli kryptoniani, magari caricati di radiazioni simil-Kryptonite… lascio il beneficio del dubbio. In effetti ci sono alcune sottili differenze con il Man of Steel che fanno pensare. Ad esempio, lo Zod di Shannon ha il volto distinguibile nel messaggio statico che trasmette prima di atterrare sulla Terra, mentre nell'altro film no. Si può seguire il ragionamento che fa Bat-Keaton e ritenere quella dimensione alternativa leggermente diversa: prima e dopo il nexus rappresentato dalla presa del barattolo di pelati, sia passato che futuro cambiano; quindi, come il piccolo Kal-El non ha in sé il Codex e viene ucciso nello spazio, il suo nuovo assassino Zod agisce in altri modi. Resta il destino della sua venuta, ma le situazioni cambiano.

**** su 5 stelle: buono... più che buono


Sulla scia dell'opera magna di Zack Snyder, il perfetto Barry Allen/Flash cinematografico di un Ezra Miller strepitoso definisce in modo indiscutibile l'essenza più cristallina di Batman e il valore indispensabile di Clark Kent.
Senza Clark Kent, alieno che da oltre trent'anni è sulla Terra ad assorbire il Sole e a imparare a controllare i propri poteri, ma soprattutto a venire educato dai Kent... beh, il mondo muore! Non bastano (un'inesperta) Supergirl da Krypton, due (2!) Flash e il Batman più esperto per salvarci dai Kryptoniani deviati geneticamente del militare Zod.

Batman, d'altro canto, ha pacificato Gotham City da solo e conosce il valore delle ferite morali e vitali, e il senso dei maledetti soldi (che vorrebbe dare via per risolvere i problemi sociali: scena geniale di Ben "Batfleck" Affleck con il lazo di Wonder Woman!)... ma è pronto a sacrificarsi con i ragazzi per salvare il mondo - anche se non può riuscirci.
E bravo Muschietti. Sono rimasto stupito da una sala piena di giovani presissimi, affascinati ed entusiasti, che sanno tutto di multiversi (grazie a Avengers e Spider-Man), di Flash ma anche dello Snyderverse! Applausi in sala all’apparizione dei “miei” amati Batmen, Michael Keaton e George Clooney, cosa bellissima da parte di teenager e che mi ha molto commosso. Infatti è un bel film, da vedere e rivedere. Oserei dire finalmente.

Ma ora:

#RestoreTheSnyderverse

(Link per la storia a fumetto fondamentale del Multiverso DC Comics: Flash of Two Worlds! del 1961)

Lampo dei molti mondi

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